Come stimolare il punto G in 3 fasi per portarla all’orgasmo senza sforzi…

Le fasi per stimolare il punto gCiao da Emy “Maestradarte”,

Se hai letto l’articolo precedente su come trovare il punto G, adesso è il momento di capire esattamente come stimolarlo per portare la tua donna all’orgasmo.

Devi sapere che il punto G, se stimolato a dovere, può portare la tua donna a vivere uno dei piaceri migliori della sua vita.

Si abbandonerà completamente al piacere e potresti avere la possibilità di vederla squirtare e di farti inzuppare dalla sua eccitazione.

Ma andiamo per gradi.

Lo squirt (o eiaculazione femminile) è solo il finale di questa bellissima esperienza. Esperienza che andrà vissuta insieme ed insieme condivisa.

Già, perché, nonostante possa sembrare un orgasmo molto “fisico” (in quanto va toccato un punto preciso del corpo per farlo partire) in realtà l’orgasmo del punto G è molto mentale.

La tua donna lo proverà solo se si sentirà completamente a suo agio con te, solo se avrà piena fiducia in te, solo se avrai creato con lei un legame mentale talmente forte e solido da renderla completamente dipendente (sessualmente parlando) da te.

E questo legame mentale lo potrai creare solo se ti prenderai la briga di conoscerla veramente e di guidarla attraverso la conoscenza del suo corpo insieme a te.

Non importa se la tua è una storia seria oppure solo una storia di sesso. L’importante è che non la consideri solo la tua “svuotata” giornaliera o settimanale. Perché in questo caso lei se ne accorgerà e sarà la fine della tua relazione.

Ma se tu la farai sentire il centro delle tua attenzioni (a letto), se le farai scoprire zone erogene che non immaginava e sarai concentrato solo su di lei…

…allora potrai star certo che l’orgasmo del punto G sarà solo la punta dell’iceberg di ciò che proverà…

La sua mente sarà cosi presa da te che non potrà dire di no… a nessuna richiesta che le farai!

Le 3 fasi della stimolazione:

Sapevi che per stimolare il punto G occorre fare 3 tipi di movimenti distinti?

Fase 1: Fallo uscire e aspetta che sia pronto…

Cosa significa fallo uscire e aspetta che sia pronto?

Significa che dopo averlo trovato e fatto uscire dal suo nascondiglio, bisogna stimolarlo delicatamente ancora un po’ per far si che sia eccitato per bene e non rintani troppo velocemente.

Il rischio è, appunto, che se inizi la stimolazione vera e propria troppo presto, lei potrebbe sentire molto fastidio e irrigidire i muscoli della pancia.

A quel punto tu dovrai ritirarti e il punto G tornerà quatto quatto nella sua tana…

Ma questo bisogna assolutamente evitarlo! Perché?

Perché se il punto G si abitua ad essere toccato in modo scorretto, sarà molto più difficile farlo uscire volta dopo volta dato che lei proverà dolore e terrà contratti i muscoli addominali.

Quindi, dopo averla fatta eccitare per bene ed aver trovato il punto G, massaggialo dolcemente con un movimento rotatorio.

Le tue dita devono scivolare sulle pareti vaginali senza creare troppo attrito. Per far questo naturalmente avrai bisogno, almeno all’inizio, di tanto lubrificante.

Un’altro movimento molto efficace che puoi fare per mantenere l’eccitazione di questa zona erogena è la spirale. Fai un movimento circolare con le dita partendo dall’esterno fino ad arrivare al centro esatto, proprio dove è il punto G.

Fai questo movimento più volte fino a che non ti accorgerai che la tua donna avrà iniziato a muovere il bacino per assecondare i tuoi movimenti.

Mentre fai tutto ciò con le dita, col palmo della mano cerca di stimolarle anche il clitoride.

In questo modo proverà un’eccitazione ancora più grande e riuscirà ad arrivare all’orgasmo più in fretta.

Ora il punto G della tua donna è pronto per la seconda fase.

Fase 2: Pugno di ferro in guanto di velluto…

Questa fase è la più importante perché prepara il corpo della tua donna all’orgasmo.

Qui devi usare proprio il pugno di ferro in guanto di velluto, cioè il tuo movimento deve essere deciso ed energico, ma il tuo tocco dovrà risultare delicato e morbido.

Anche se può sembrare un controsenso è proprio cosi.

Immagina te stesso come un cercatore di tesori preziosi. Sai che dovrai scavare, cercare, arrampicarti, viaggiare. Dovrai essere deciso nei tuoi movimenti e concentrare in loro tutte le tue energie.

Ma quando avrai trovato il tesoro prezioso cosa farai? Cercherai di prenderlo il prima possibile, sai che dovrai sbrigarti, ma allo stesso tempo dovrai toccarlo delicatamente altrimenti e senza fretta o potresti danneggiarlo in modo irrimediabile.

Ecco, questo è ciò che dovrai fare con il corpo della tua donna.

Quindi adesso è il momento di andarci un po’ più con insistenza. Il punto G si abitua in fretta ad una determinata pressione per cui bisogna cambiare abbastanza di frequente.

Se prima toccavi in modo delicato, ora con le dita spingi un po di più.

Per aiutarti, metti una mano sulla sua pancia e spingi leggermente verso il basso, mentre con le dita spingi verso l’alto.

A questo punto lei potrebbe iniziare a sentire una pressione all’interno della pancia e voglia di fare pipi. Questo è normale, anzi significa che stai stimolando correttamente il punto giusto e i risultati si iniziano a vedere.

Lei a questo punto dovrebbe essere particolarmente eccitata. Tu continua a stimolarle anche il clitoride col palmo.

Se riesci, baciale anche il collo o la pancia o qualunque angolo di pelle hai a portata di bocca. In questo modo la farai eccitare ancora di più.

Il segnale più importante che ti farà capire il momento di passare alla fase 3 è la figa bagnata. Tanto più è bagnata, tanto più è ora di farla venire.

Se lei è molto bagnata, potresti sentire addirittura il “rumore” della sua eccitazione mentre la stai masturbando con insistenza.

Poi se proprio hai ancora dubbi, tira fuori le dita e controlla. Se lei è pronta te ne accorgi senza ombra di dubbio.

Fase 3: Toccale il clitoride e lasciala godere…

Eh si, arriva un momento in cui tu il tuo lavoro l’hai fatto, ora sta a lei lasciarsi andare totalmente e regalar(si)ti l’orgasmo del punto G.

Ciò che puoi fare in questa fase è rassicurarla. Dille di lasciarsi andare senza paura. Qualunque sensazione lei sentirà dovrà assecondarla completamente, che sia fare pipì o aria o urlare o ansimare.

Tu continua a stimolarla, ma quando lei sarà pronta e il punto G ben eccitato, ti chiederà di togliere le dita perché inizierà a farle male.

Quando non potrai più masturbarla all’interno, le dovrai stimolare il clitoride. Questo servirà a non raffreddarla, a tenerla comunque eccitata anche se ora non dipende più da te il suo godimento.

Una cosa che puoi dirle è che quando avrà la sensazione di fare la pipì non dovrà trattenersi, ma spingere verso il basso. Questo teoricamente potrebbe portare allo squirt, ma non è detto che accada già la prima volta.

Comunque stai certo che in questo modo avrà raggiunto l’orgasmo del punto G, indipendentemente dalla squirtata.

Una volta raggiunto il picco di piacere, noterai che lei si rilasserà talmente tanto da sembrare quasi svenuta…

Significa che hai fatto splendidamente il tuo lavoro, complimenti!

Per concludere…

Se giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, continuerai a stimolare correttamente il punto G della tua donna, arriverà un momento in cui riuscirai a farla eccitare in quel modo anche solo con le semplice penetrazione.

Questo perché se il punto G si abitua ad essere toccato in modo piacevole, risponderà bene e velocemente ad ogni stimolazione, anche la più leggera.

Quindi potrai arrivare a far avere alla tua donna un orgasmo del punto G anche col rapporto sessuale classico.

Ora che conosci tutti i segreti usali bene e vedrai la tua donna contorcersi di piacere letteralmente sotto le tue mani…

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